Il linguaggio teatrale per creare alternative al presente e progettare il futuro.
Il teatro è un gioco meraviglioso che mette in relazione corpo-mente-emozioni. E’ strumento per la comprensione e la ricerca di alternative ai problemi sociali e interpersonali. Questo nuovo laboratorio di teatro sociale e teatro dell’oppresso è orientato a capire e trasformare la realtà quotidiana delle persone. Amplifica la capacità di vedersi in azione, di pensarsi, e quindi di usare memoria e immaginazione per cercare alternative e trovare soluzioni sia al presente che al futuro.
Il primo incontro si terrà sabato 14 marzo a Osimo presso la Galleria Marco Polo 230/B e sarà condotto da Chiara Laurenzi, operatrice socioteatrale laureata in Arti Scienze dello Spettacolo-Teatro all’Università La Sapienza di Roma con specializzazione alla scuola di Teatro Dell’Oppresso “Forn De Teatr Pa Tothom” di Barcellona e master all’Università di Torino, opera come professionista in progetti di teatro in contesti di disabilità, intercultura, genere, infanzia, anziani e psicopedagogia sportiva.
Il cambiamento che persegue questa particolare tipologia di teatro è una liberazione collettiva dall’oppressione, un’apertura al dialogo col mondo e con gli altri, per potersi esprimere liberamente.
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