Ad inizio aprile la Fondazione Wanda di Ferdinando ha lanciato la call “PAROLE AL FUTURO” per contrastare l’imperante linguaggio di guerra usato per raccontare i giorni più concitati del covid-19 e provare a dare un nome alle cose nel tempo in cui tutto cambiava, per esprimere un senso di vicinanza proteso al domani e pieno di speranza nonostante la paura.
Il linguaggio di guerra usato per raccontare i giorni più concitati del Covid aveva colpito tanti linguisti, sociologi economisti, scrittori e giornalisti. Era necessario trovare parole più adeguate: “Parole al futuro” nasceva quindi per provare a dare un nome alle cose nel tempo in cui tutto cambiava, per esprimere uno stare insieme proteso al domani e pieno di speranza, nonostante la paura. Sono state raccolte tante parole che verranno trasformate in tanti semi di riflessione ma anche in tanti semi di fiori che verranno davvero piantati per far crescere e moltiplicare il coraggio di cui avremo bisogno nei prossimi tempi. La fondazione Wanda di Ferdinando è un ente privato con finalità di solidarietà sociale con cui polo9 collabora a favore del territorio e dei minori.
La parola da noi scelta è stata: DENTRO/FUORI. Qui a polo9 stiamo facendo i conti con i diritti delle persone, con il dentro e con il fuori: con chi ha potuto stare dentro. Dentro un sistema di accoglienza, dentro una rete di cura. E con chi è rimasto fuori. Fuori dal sistema di accoglienza, fuori dalle comunità, fuori dei dormitori, fuori dell’assistenza domiciliare, fuori dei servizi educativi, fuori. Cioè in strada. Questo virus ha cambiato noi stessi e il nostro approccio alla relazione, rimettendo in discussione il nostro stesso lavoro. Ora che stiamo tornando fuori, a vivere territori, a vivere le nostre comunità, confidiamo di ricordarci che non possiamo permetterci di dimenticare che stare dentro è un diritto di tutti.
Sono trascorse diverse settimane da quella call e sono state raccolte tante parole: utopie collettive, dentro fuori, opportunità, casa, collettività, responsabilità, pazienza, tempo, rispetto, vulnerabilità, sorellanza, rallentare, equilibrio, paradosso, alienazione, relax… Che farne?
L’invito della Fondazione è di trasformarle in semi di riflessione per le giornate che ci attendono ma anche in semi di fiori. A tutti coloro che hanno risposto alla call, è stata pertanto spedita una confezione di semi da piantare: ciascuno si sentirà parte di un giardino ideale che dal Piemonte attraverso la Lombardia, l’Emilia Romagna e le Marche, arriva fino in Sicilia. A noi sono arrivati i semi di Passiflora, i fiori della passione. Sono belli e affascinanti, attecchiscono facilmente e ci richiamano alla passione: la passione per la persona, dentro e fuori, comunque sempre al centro di ogni nostra azione.
Hanno partecipato a “Parole al futuro”: Cooperativa sociale L’imprevisto (Pesaro), Associazione RADO (Pesaro), Tajiana Cinquina (Pesaro), Giulia Guadagno (Bologna), Trame di Quartiere (Catania), Bottega del Terzo Settore (Ascoli Piceno), Ittico Artlab Pesaro, Fondazione di comunità del Canavese (Ivrea), Farm Cultural Park (Favara), Polo9 (Ancona), Percorso Donna (Pesaro) Ti immagini ONLUS (Pesaro).
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