La Campagna “io accolgo”, presentato ad Ancona l’ appello per abrogare i Decreti Sicurezza e annullare gli accordi con la Libia
Reintrodurre la protezione umanitaria; abrogare la norma riguardante la residenza dei richiedenti asilo; ristabilire un sistema nazionale di accoglienza che promuova l’inclusione sociale di richiedenti asilo e titolari di protezione; abrogare le norme riguardanti i divieti per le navi impegnate nei salvataggi: sono queste le principali richieste contenute nell’ appello al parlamento e governo presentato dalla campagna #IOACCOLGO, a cui Polo9 aderisce insieme alle principali organizzazioni che si occupano di accoglienza e migrazioni per testimoniare un’altra visione del fenomeno migratorio e promuovere azioni politiche efficaci.
La campagna nasce su iniziativa di un ampio fronte di enti ed organizzazioni promotrici e le richieste fanno riferimento alle norme contenute nei decreti sicurezza e sicurezza bis, di cui chiedono l’abrogazione. L’altra richiesta riguarda l’annullamento degli accordi con il governo libico, per cui i migranti intercettati dalla guardia costiera libica vengono riportati forzatamente in Libia e rinchiusi in centri di detenzione in condizioni disumane. Obiettivo dell’iniziativa è quella di riaprire il dibattito nella società e nelle aule parlamentari su questi temi.
“Ci sembra importante in questo momento chiedere una vera svolta nelle politiche migratorie facendo sentire la voce di tutti in modo forte e unitario. L’abolizione della protezione umanitaria così come previsto dal primo decreto sicurezza, ad esempio, ha fatto scivolare migliaia di persone nell’illegalità – ha ricordato Simone Gasparri, coordinatore comitato regionale #ioaccolgo – aumentando di fatto l’insicurezza e negando di fatto la possibilità di fruire dei servizi sociali e sanitari così come la possibilità di essere inseriti nel sistema di accoglienza e integrazione gestito dai Comuni (ex Sprar)”. Attraverso una serie di azioni e iniziative a livello nazionale e locale, la campagna #IOACCOLGO mira a dare visibilità a tutte quelle esperienze diffuse di solidarietà che contraddistinguono il nostro Paese perché vengano finalmente condivise e raccontante affinché l’opinione pubblica ne prenda consapevolezza.
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