Il toccante contributo di Barbara Fontana, coordinatrice polo9 del Centro Diurno Il Granaio, psicologa psicoterapeuta che ha partecipato con un ristretto gruppo all’evento di Cesenatico in memoria della giornata dell’Alzheimer, di chi non c’è più e di chi c’è ancora e nonostante tutto.
Ce lo ricorderemo questo 2020, ricorderemo l’emergenza, la paura, l’incertezza e il dolore per le perdite; alcuni degli ospiti del Centro Diurno “Il Granaio” tutto questo l’hanno già dimenticato e vivono il loro presente aggrappati alla vita, che poi è il giusto atteggiamento che tutti dovremmo avere sempre. Il 21 settembre si è tenuta la giornata mondiale dell’Alzheimer e come tradizione Polo9 avrebbe celebrato questa data se fosse stato possibile organizzare eventi e mettere insieme tanta gente dentro un teatro. Però lo stesso entusiasmo che ci contraddistingue lo abbiamo portato all’Alzheimer Fest, che ha voluto fortemente “esserci” anche quest’anno, nonostante tutto e scegliendo Cesenatico come location per rispettare la dimensione itinerante dell’evento. “Importante esserci, comunque e nonostante tutto” ripete l’ideatore Michele Farina e la mostra fotografica, alla quale anche “Il Granaio” ha preso parte, lo dimostra ampiamente. Una mostra pensata per onorare le persone che in questi mesi ci hanno lasciato a causa del covid, o anche per altre cause, ma che se ne sono andate nella solitudine lontano dei propri affetti e senza conforti. “Chi non c’è, c’è” è l’idea della mostra che ha voluto rappresentare ospiti, operatori e familiari in 35 strutture in tutta Italia, in un abbraccio che comprende tutti, con il ricordo di chi non c’è più, stretto fra le mani. Purtroppo si è respirata l’assenza dei protagonisti di questa meravigliosa festa, coloro per i quali è stata pensata e che nelle altre edizioni l’hanno resa così viva, cioè loro: i malati ed i loro familiari, che per ovvi motivi quest’anno hanno ritenuto di non spostarsi e non esporsi a rischi evitabili, nonostante tutte le misure di sicurezza adottate dall’ organizzazione.
Nel silenzio della nostra quotidianità noi di polo9, noi che tutti i giorni ci occupiamo dei nostri malati, continueremo a mettere sempre lo stesso entusiasmo per garantire loro la “felicità possibile”, fiduciosi di ricominciare presto anche con le occasioni divulgative, alle quali abbiamo sempre dato molta importanza, al fine di tenere alta l’attenzione sulla problematica e mantenere vivo il contatto con le famiglie che da anni contano sul nostro sostegno e credono nel nostro contributo; nel frattempo oggi, come ieri e come domani, continuiamo ad esserci.
Installazione per l’Alzheimer Fest 2020 realizzata da Marcello Chiarenza
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