Simone Gasparri, coordinatore dei nostri servi per migranti e richiedenti asilo e coordinatore del comitato regionale #ioaccolgo Marche, racconta l’emergenza e le criticità legate al coronavirus vissute nei servizi che si occupano di accoglienza.
Sono giorni difficili per chi in questo momento di occupa di accoglienza. “Sono state bloccate tutte le pratiche amministrative per i migranti come le residenze, il rilascio carte d’identità… questure, uffici.. è tutto chiuso fino a data da destinarsi, quindi ci troviamo con tutte le pratiche sospese. Stessa cosa per i titoli di viaggio. Anche i tribunali hanno rimandato le udienze. Stessa storia anche per la concessione dei passaporti” racconta Simone Gasparri, il nostro coordinatore dei servizi per migranti e richiedenti asilo e coordinatore regionale del Comitato IoAccolgo Marche.
Una situazione davvero critica, dove ai problemi burocratici e amministrativi, si aggiungono le difficolta legate alla sospensione di tutti i tirocini formativi “Chi aveva cominciato un percorso professionale per esempio nel settore della ristorazione, ora si trova fermo data la chiusura di tutte le attività commerciali”. Bloccati anche gli allontamenti autorizzati, ossia tutti gli spostamenti che all’interno del Siproimi-Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (ex Sprar) un ospite poteva effettuare per cercare lavoro o altre necessità e che, data la situazione di emergenza, il Ministero ha bloccato. Sospesa anche la scuola di Italiano ma “Per questa attività ci stiamo attrezzando per fare lezione on line e carichiamo video su whatsapp che inviamo ai nostri utenti per non perdere il percorso avviato”. Stessa modalità prevista anche per i colloqui psicologici “Stiamo valutando tutte le alternative per continuare il nostro lavoro con modalità differenti. A livello di équipe ci stiamo organizzando con strumenti digitali, dove è possibile, con l’aiuto del reparto di innovazione tecnologica di polo9. Stiamo limitando gli ingressi agli uffici anche dei vari operatori nel rispetto delle norme anti-coronavirus e fin da subito ci siamo attivati per comunicare ai nostri utenti tutte le informazioni relative al covid-19 e alle norme da rispettare con traduzioni multilingue e materiale informativo sia audio, video e cartaceo”.
Simone, spiega: “Inizialmente la percezione che hanno avuto i nostri ospiti stranieri è stata esattamente la stessa di noi italiani: scarsa consapevolezza della gravità del problema. La consapevolezza è arrivata, come per tutti, successivamente con il potenziamento delle norme da parte del governo. C’è preoccupazione come per tutti ma come operatori e servizio, ci stiamo attrezzando per aprirci all’innovazione digitale molto più di quanto facevamo prima e sicuramente questo sarà di grosso aiuto anche quando questa emergenza sarà terminata”. Non è una situazione facile e lo staff dedicato sta affrontando giornate intense a cui va tutta la nostra gratitudine.
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