Dopo il lungo lockdown, riaprano le porte del Centro Diurno Fenice a Pesaro che si occupa prevalentemente di giovani dai 18 ai 30 anni con problemi di abuso di sostanze e alcolismo.
Il centro, chiuso durante il Covid, è ora aperto il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 12.30, il martedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 18.
La titolarità, spiega Nicoletta Bottegoni referente per Polo9, è del Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche di Pesaro che si occupa della parte terapeutica e che mette a disposizione due psicologhe, tra cui la Responsabile del centro e un assistente sociale. A noi di Polo9 – continua la Bottegoni – spetta la gestione della parte educativa con 4 educatori in compresenza, mentre la parte ergoterapica (cura delle serre e del verde pubblico) è affidata alla cooperativa Nuovi Orizzonti.
Dalla organizzazione risulta evidente che il servizio è caratterizzato per l’alta integrazione tra il servizio pubblico, il privato sociale e la cooperazione sul territorio: ciò consente di sviluppare il servizio in maniera dinamica e funzionale. Il nome e l’immagine del centro sono rappresentate da una fenice: il mosaico realizzato con la collaborazione dell’associazione Chiaro Scuro di Marotta e sta a significare che “non ci sono tessere superflue nell’universo. Ognuno di noi è qui perché ha uno spazio da riempire e ogni tessera deve trovare il modo di inserirsi nel grande mosaico della vita”. Anche l’aiuola con la scritta ha un suo significato, è stata realizzata proprio perché si deve sempre rimanere “con i piedi per terra” e perché la terra è vita e cambiamento. Il centro sorge in aperta campagna e durante il lungo periodo di isolamento e chiusura le erbacce avevano preso il sopravvento. Eppure, tra queste, abbiamo trovato un fiore bello e colorato: ci è sembrato di buon auspicio, proprio come una fenice che rinasce e torna a volare quando tutto sembra perduto e arso.
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