Il Tetto per Tutti è un centro di pronta accoglienza del Comune di Ancona gestito da polo9 e che in questo periodo di emergenza sanitaria abbiamo temporaneamente adibito da “dormitorio” a centro di accoglienza h24 per 20 persone senza fissa dimora.
Tante sono state le attività che hanno impegnato i nostri utenti in questo periodo di quarantena. Dalla fine di aprile, l’istituto di lingue e culture INLINGUA ANCONA, ha messo a disposizione degli ospiti del Tetto per tutti, un corso di cinque lezioni di inglese gratuite, da svolgere in modalità virtual classroom.
Ecco il racconto di Pamela Conti, direttrice dell’Istituto INLINGUA ANCONA.
Com’è nata questa idea?
Abbiamo pensato di offrire agli ospiti del Tetto l’opportunità di coltivare un interesse e acquisire competenze. Collaborare in questo momento storico con una realtà del nostro territorio ha assunto per noi una valenza sostanziale: le energie circolano, le professionalità si intrecciano. Le attività si erano fermate: la voglia di andare avanti, il desiderio di poter fare qualcosa qui ed ora, no.
Di certo gli ospiti del centro non sono persone che potranno mai permettersi di proseguire un corso di lingue: perchè investire a fondo perduto?
In questa fase il servizio alla persona non è un fondo perduto ma un terreno fertile da coltivare. Non si guadagna nel senso stretto del termine eppure ciascuno di noi ha visto la fragilità, toccato con mano i bisogni, sperimentato il desiderio di contatto: ci siamo sentiti chiamati a dare a fare quanto potevamo.
Sono storie come questa che ci fanno comprendere quanto questo dovrebbe essere il tempo per capire il valore della solidarietà. L’importanza di essere una comunità che amplifica i valori e non gli errori. Che sa essere solidale, senza annegare nell’individualismo. Occorre iniziare a riconsiderare il fatto che l’individualismo sia un disvalore e che il valore positivo sia collettivo. Ringraziamo Pamela Conti e tutta la Scuola INLINGUA ANCONA a nome di Un tetto per tutti e di Polo9.
“Non ascoltare le tue paure, piuttosto ascolta le tue speranze e i tuoi sogni.
Non pensare alle frustrazioni, ma al potenziale irrealizzato.
Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito,
ma di ciò che è ancora possibile fare.”
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